Una folgorazione.
L’innamoramento istintivo.
Di quelli capaci di farti scordare progetti e propositi, treni da prendere e appuntamenti da rispettare.
Di solito mentre pranzo (all’ora dei frati, mio malgrado) prima di correre al lavoro, guardo (un pezzo del) La prova del cuoco.
In genere distrattamente, più che altro per “farmi compagnia”, un po’ anche per prolungare e sublimare quell’attimo di pace tutto mio prima di immergermi nel fuggi fuggi della stazione.
Ma qualche parola-chiave, tra una forchettata di riso e l’altra, lunedì scorso attira irrimediabilmente la mia attenzione: “10 gennaio, compleanno, dolce leggero, abbuffate da smaltire, e tuttavia festeggiare…”.
Non mi pare vero, stanno parlando del cruccio che ho io: le abbuffate di dolci ancora da smaltire ma al contempo la torta da preparare per il compleanno della mia mamma, che cade appunto il 10 gennaio, cioè in piena fase (almeno idealmente) detox.
In realtà avrei già deciso (e da molto tempo) quale preparare. Precisamente da quando lei ha postato la ricetta di quella sfiziosissima e originale torta lì.
Tanto dovrebbe bastare a frenarmi dal prendere qualsiasi altra iniziativa.
Ma ahimè, al cuor non si comanda e di fronte a una (altra) folgorazione c’è poco da razionalizzare.
Con prova altissima di incorruttibile coerenza decido, all’istante, di cambiare idea, invertire la rotta, buttarmi a capofitto su questa torta di ananas dai bellissimi fiori, realizzati con il frutto stesso e perdipiù presentata come “facilissima, velocissima, rapidissima da realizzare”!
(che vojo de più?!)
Alle 12:35 scendo dai miei pensieri e comincio a sintonizzare il cervello su quanto sta accadendo, tirata dentro dalle magiche parole di cui sopra.
Afferro un foglio volante, ci scarabocchio qualcosa cercando di prendere appunti ma realizzo che non ne ho il tempo e che mi conviene piuttosto ascoltare bene, captare il più possibile, poi schizzare in stazione e, una volta seduta comodamente in treno (sempre che trovi posto, altrimenti in equilibrio precario su un piede solo), tirare fuori l’agendina e appuntarmi diligentemente tutto quello che mi è rimasto impresso (confidando nel funzionamento – ancora - della memoria a breve termine).
E così faccio.
Seguo avidamente sullo schermo la spiegazione della torta, ma soprattutto dei fiori di ananas che tanto mi piacciono e che tiè ma guarda un po’ sono pure facilissimi da realizzare!
Nel frattempo infilo sciarpa, cappotto, spengo le luci, controllo di aver spento il gas, il tutto sempre sintonizzata sulle parole magiche e suadenti dell’esecutrice della ricetta (salvo poi chiedermi appena uscita se, appunto, l’ho chiuso il gas?), poi, alle 12:52 mi dico che ora o mai più: spengo tutto, già con il piede sul primo scalino, chiudo casa e corro via, riuscendo a saltare per un soffio sul treno già fermo in stazione.
(Poi qualche anima compassionevole si premurerà di spiegarmi, non senza una blanda vena di commiserazione appena percettibile, che sì, esiste una cosa chiamata internet e la possibilità di ritrovare, con comodo, le ricette SCRITTE, realizzate quel giorno in tv….e volendo perfino i video, pensa!).
Comunque io, de coccio più che mai, confido solo nella giustezza dei miei appunti e in tutto quanto visto con questi occhi in presa diretta e mi limito giusto a vagliare qualche considerazione per rinsaldare la mia scelta:
facile sembra facile davvero, a mamma piace tanto l’ananas, certo dovrei derogare ad alcune mie regole sull’utilizzo del burro (oh cielo!), della panna (misericordia!), su quella fissa di preparare sempre dolci rigorosamente (…preferibilmente dai…doverosamente vabbè!) light, ma insomma, è pur sempre un compleanno, varrà pur bene qualche follia… eppoi: tempo per preparare una torta ne ho pochino sto periodo, giusto una mezza mattinata da poterci dedicare, questa sembra rapida ma al contempo sufficientemente scenografica…basta, è deciso: faccio proprio questa!.
Ed è così che mi ritrovo, appena 3 giorni dopo l’illuminazione, sul fare dell’alba,alle prese con tutti gli ingredienti
(panna e burro compresi), ma con il cuore già proiettato a loro, sti benedetti e fascinosissimi fiori che non vedo l’ora di realizzare, avere tra le mani, sistemare sulla torta, mostrare con orgoglio all’universo mondo e dire: “Signori! Li ho fatti io…e non mi ci è voluto niente!!! Appena due secondi di tempo!!!”.
La preparazione della torta fila via (abbastanza) liscia ad esclusione del piccolo particolare che non dispongo di un mixer ma mi tocca frullare tutto col minipimer (e forse non è proprio la stessa cosa) e del fatto che montare burro e zucchero, non avendo quasi mai fatto dolci col burro mi risulta strano oltre che abbastanza complicato per i motivi di cui sopra (e visto che tende ad arrotolarsi tutto sulle lame del frullatore a immersione rimanendoci pure saldamente attaccato…ah no, poi: le uova, una alla volta, forse per gli stessi motivi paiono non amalgamarsi mai e insomma, a me sta cosa di non procedere secondo il canonico “sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale….” basta già a turbarmi col rischio di mandarmi presto in totale confusione…ma stoica e tignosa come non mai..resisto!).
Comunque, tra un ostacolo e l’altro, riesco a concludere la pratica e inforno.
E passo finalmente, tutta contenta, alla preparazione dei fiori!!!
Che basta disporre su una teglia ricoperta di carta forno e far seccare in forno a 80-90° per circa mezzo’ora, stando attenti che non prendano colore.
Questo in teoria.
E nelle case normali.
Di “cuoche” normali.
Nel mio caso manco per niente.
Di mezz’ore infatti ne trascorrono ben 3, per un totale quindi di 1 ora e mezza, intervallate (oltre che da smadonnamenti vari) da due successivi aumenti di temperatura del forno, una prima volta a 150°, l’ultima, disperata, a 200… ma le mie fette sottilidi ananas continuano imperterrite, manco ammazzalle, a starsene lì molli e umidicce, tranne l’unica, venuta fuori sottilissimae ormai, desolatamente, semi-carbonizzata.
Il pericolo che le prime prendano troppo colore, da queste parti, non viene nemmeno sfiorato…
Il tempo a mia disposizione tuttavia è scaduto e ancora una volta sono le 12:50, io devo scappare e la mia torta deve essere pronta, finita, guarnita, che una volta tornata dal lavoro oplà, ci si catapulta direttamente alla cena e tempo per aggiustamenti successivi proprio non ce n’è!
Ci combatto dalle 9 di stamattina…mi si affaccia il dubbio (flebile) che forse sì, sono abbastanza impedita e la tentazione di ammettere che forse hoqualche (trascurabile) problema con questo dolce.
Poesse.
Magari mi sfuggono dei passaggi. Probabilmente i miei appunti non erano così precisi e affidabili.
Sul treno mi decido a fare capolino sul web e a cercare la famigerata ricetta.
La trovo sul sito del programma ma anche sul blog della sua autrice, scoprendo che in fondo avevo scritto (e capito) tutto giusto.
I conti tornano: gli ingredienti, il procedimento, tutto combacia, ma allora dove ho sbagliato??
Beh sicuramente l’inesperienza.
La mancanza di nozioni di pasticceria.
Quelle che ti permettono di colmare tutto ciò che, in una ricetta, viene dato per scontato.
E quindi omesso.
Oppure storpiato, sminuito o enfatizzato secondo i casi e non sempre a proposito.
Perché le parole hanno un peso e qualche superlativo deve essere sfuggito al controllo, andandosi ad ammassare lì dove proprio non serviva e schivando i casi in cui invece era fondamentale!
Perchè la torta è facile magari, ma non facilissima.
Abbastanza rapida rispetto a una pluristratificata magari, ma non rapidissima, considerando i tempi di cottura, raffreddamento, decorazione (poi sarà che ognuno ha il proprio concetto di rapidità e per me una torta superveloce è quella in cui impasti tutto, possibilmente in un’unica caccavella, inforni e oplà tiri fuori pronti via!)
Perchè le fette di ananas per fare i fiori non basta che siano sottili, devono essere sottilissime e allora sì, che in mezz’ora si rattrappiranno al punto giusto!!
(e voi potrete finire di guarnire la vostra torta e andare a prender il treno con calma).
Per dire, queste:
……sono troppo spesse! Non fatele mai così!
Comunque, per i fiori mal riusciti alla fine ho compensato così: li ho modellati a mo’ di boccioli, quindi fermati con uno stuzzicadenti e fissati alla meno peggio sulla torta.
L’unico essiccato (e un po’ bruciacchiato), che ho provato ugualmente a quel punto e mettere in forma per capire e andare in fondo alla questione era bello almeno fino a quando sono uscita di casa, perché svariate ore dopo, al momento di servirla, l’ho ritrovato…miseramente spatasciato al centro dei boccioli circostanti, che invece si presentavamo (più o meno) in forma e bellissimi in tutto il loro splendore…tiè! ;-)
Infine una domanda …se qualcuno ne fosse al corrente e volesse generosamente mettermene a parte…sti fiori, alla fine, come se fanno?!
@@@@@@@@@@@@@@
Incidenti e frustrazioni a parte, la torta comunque era buonissima e l’idea di un’alternativa al caramello di zucchero (il cui spauracchio finora, confesso, mi aveva sempre impedito di cimentarmi nella sua realizzazione!) mi piace proprio tanto.
Fantastica la cremina che si crea sul fondo (e che una volta rovesciata sarà la superficie), buona ma soprattutto talmente bella che a me pareva davvero un peccato coprirla con la panna
(ok, ammetto…il burro sì, quella nun gliel’ho fatta!).
Delizioso l’aroma del rum associato all’ananas e poi al limone che regala freschezza e una marcia in più.
La ricetta originale la trovate qua, io la riporto quasi integralmente con qualche piccola variazione sul testo e le mie annotazioni, in rosso.
Ingredienti:
1 ananas maturo (che si riconosce, parola del fruttarolo egiziano, dal fatto che le foglie si staccano dal cespo tirandole via senza sforzo…)
60g di burro
80g di zucchero di canna (io 60)
un cucchiaio di miele
un cucchiaio di liquore (rum o limoncello: io rum)
la buccia di un lime (io di un limone bio)
60g di burro
80g di zucchero di canna (io 60)
un cucchiaio di miele
un cucchiaio di liquore (rum o limoncello: io rum)
la buccia di un lime (io di un limone bio)
Per l'impasto:
200g di farina
150g di zucchero
3 uova
60g di burro
due cucchiaini di lievito per dolci
Per decorare:
250ml di panna da montare (io no)
foglioline di menta e fiori di ananas (….o boccioli..)
250ml di panna da montare (io no)
foglioline di menta e fiori di ananas (….o boccioli..)
Procedimento
Sbucciare e pulire l'ananas, tagliare 8 fettineestremamente sottili e metterle da parte per preparare i fiori che serviranno per la decorazione. Togliere dall'ananas rimanente la parte centrale e tagliare a piccoli pezzi il frutto.
Preparare nel mixer la crema con lo zucchero di canna, il burro, il liquore e il miele. Non disponendo dell’attrezzo ho raccolto tutto in una ciotola e frullato con il minipimer.
Ci vuole un po’ di pazienza ma alla fine verrà…
Distribuirla sul fondo di una tortiera di silicone(io uno stampo a cerniera di 24 cm di diametro, imburrato e infarinato ma anche rivestito alla base di un cerchio di carta forno), adagiare i pezzetti di ananas che devono coprire il fondo,
quelli che avanzano tenerli da parte mescolandoli con la buccia grattugiata del limone.
Preparare l'impasto per la torta: montare il burro con lo zucchero, unire le uova una alla volta, aggiungere la farina setacciata con il lievito ed infine i rimanenti pezzettini di ananas. Versare il composto in teglia coprendo bene i pezzettini di ananas, livellare bene e cuocere a 180 gradi per circa 40 minuti.
Una volta fredda rovesciare su un piatto da portata e procedere con la decorazione.
Per ricavare i fiori, mettere le fettine sottili di ananas nel forno a 80/90 gradi per farle asciugare facendo attenzione che non prendano colore, farle raffreddare dentro ad uno stampino o bicchierino per far mantenere l'incurvatura.
Preparare l'impasto per la torta: montare il burro con lo zucchero, unire le uova una alla volta, aggiungere la farina setacciata con il lievito ed infine i rimanenti pezzettini di ananas. Versare il composto in teglia coprendo bene i pezzettini di ananas, livellare bene e cuocere a 180 gradi per circa 40 minuti.
Una volta fredda rovesciare su un piatto da portata e procedere con la decorazione.
Per ricavare i fiori, mettere le fettine sottili di ananas nel forno a 80/90 gradi per farle asciugare facendo attenzione che non prendano colore, farle raffreddare dentro ad uno stampino o bicchierino per far mantenere l'incurvatura.
Al momento di servire il dolce (e non prima) distribuire la panna montata sulla torta fredda e decorare con i fiori e le foglioline di menta.
Oppure: se nonostante tutte le premure e le accortezze i fiori di ananas non vorranno saperne di assumere la forma di…fiori, dopo la cottura in forno, modellarli a mo’ di boccioli, fissarli con uno stuzzicadenti e disporli sulla torta.