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Channel: Pizza Fichi e Zighinì
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Ma che, so’ già 41?! – Cipolline agrodolci al balsamico

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Già che non mi sono alzata (come l’anno scorso di questi tempi) con  rodimenti di chiccherone e paturnie sparse è una grande conquista.
Ma lo spettro dei 40 ormai è passato e la consapevolezza di aver già compiuto il giro di boa regala (a parte, rispetto a questa foto, qualche ruga di espressione in più sul contorno occhi e nuovi solchetti trasversali sul decolletè) una (vaghissima) leggerezza in più all’idea di ricominciare, pur sempre, da uno.
Del resto, fino allo scoccare del 39°, sono sempre stata quella che il giorno del compleanno sprizzava gioia ed entusiasmo da tutti i pori, anche senza motivo.
Che aspettava auguri e regali con trepidazione somma divertendosi parallelamente a fare la conta di:
Chi mi aveva fatto gli auguri per strada
Chi mi aveva mandato un messaggio
Chi mi aveva addirittura telefonato
Chi aveva fatto prima
Chi aveva fatto dopo
Chi s’era proprio scordato
E mica è facile a ridosso di ferragosto trovare qualcuno che non sia tutto proteso a organizzarsi per il pranzone con i parenti, la gita fuori porta, la giornata al mare, il cocomero da mettere in fresco…. e si ricordi quindi di un compleanno.
Anche se certo, mica un compleanno qualsiasi….
Un po’ come chi nasce a Natale e si trova puntualmente le candeline conficcate di malagrazia in un panettone, tra un giro di tombola e l’altro.
A me in questo va leggermente meglio considerando che perlopiù mi toccano in sorte marmoree torte-gelato (in cui le candeline manco si conficcano), ma che certo una piccola attrattiva in più rispetto al panettone, almeno ai miei occhi, la conservano.
Alla luce di tutto ciò, trovo che vada recuperata un po’ di leggerezza, sfoderato un atteggiamento più positivo verso questo spettro di numero, ritrovato un barlume di entusiasmo verso un giorno che rimane pur sempre speciale.
Perciò ecco, anagrafe a parte, quest’anno avrei deciso di festeggiare così, con un tocco glamour,




un po’ da tardona in crisi o da eterna adolescente, secondo i punti di vista (e l’umore del momento)
E delle candeline fashion, bianche e  nere a righe e a pois che stanno su tutto (i fuochi d’artificio mi parevano eccessivi)


Manco la torta me so’ preparata: sarebbe costata tempo e fatica, sudorazioni cospicue e saune inutili, che assai poco sarebbero valse a farmi sentire coccolata.
Allora sono passata a ordinarla direttamente in pasticceria, con tanto di autoaugurio fatto scrivere sopra, perché le cose vanno fatte per bene o lascia perde.
Un po’ da delirio senile ma pur sempre di conforto e sviscerato amore per me stessa, che non guasta mai, coerentemente con la punta (sottile) di egocentrismo che mi contraddistingue.
Una cenetta leggera ma sfiziosa da condividere con pochi intimi (questa sì, preparata da me) e via,  come il natale anni ’80 di vanziniana memoria (nell’entusiasmo e nella leggerezza di cui sopra)….pure sto compleanno se o semo levato dae palle!

@@@@@@@@@@@@@


Ingredienti
500 gr  di cipolline
Poco meno di mezzo bicchiere di aceto balsamico
40 gr di zucchero di canna
4-5 foglie di alloro
Olio extravergine d’oliva
Sale


Procedimento
Lavare le cipolline e tamponarle con carta da cucina (io di solito le compro già sbucciate). Far scaldare l’olio in una padella e,a  fuoco basso, aggiungere a mano a mano lo zucchero continuando a mescolare. Una volta finito di versare lo zucchero aggiungere l’aceto balsamico e alzare la fiamma per sfumare leggermente. Unire le cipolline e le foglie di alloro, salare leggermente e far cuocere coperto per circa tre quarti d’ora mescolando ogni tanto e aggiungendo, se necessario un mestolino di acqua calda (ma di solito non lo è).



Sono buone calde, fredde o tiepide; buonissime nei giorni successivi


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