Quantcast
Channel: Pizza Fichi e Zighinì
Viewing all articles
Browse latest Browse all 449

Verso il Sudafrica (Terza e ultima parte): I bagagli – Melanzane gratinate

$
0
0


E dopo programmi e prenotazioni, libri letti e informazioni acquisite, tabelle di marcia e i soliti incarichi sapientemente dispensati (per annaffiare le piante, dare un’occhiata a casetta ogni tanto e controllarci gentilmente  lo stato dei voli per il ritorno), ecco che arriva il momento tanto atteso della preparazione dei bagagli!!
Quello che fa vibrare di eccitazione, sussultare di friccichio adrenalinico, saltellare dall’ansia e si condensa, lì per lì, in una voglia unica e sovrana: scappare via solo con il bancomat, i biglietti aerei e il passaporto.
Niente altro.
Uniformarsi allo spirito pragmatico ed estremamente spartano dell’amato bene e lasciare tutto a casa, non portarsi dietro manco un cambio.
Che preparare i bagagli mica è affare così semplice.
Genera ansia (oddio e se mi scordo qualcosa?- senza volersi convincere che a parte soldi e documenti niente è fondamentale….ma il lucidalabbra sì!); pone quesiti amletici e di importanza vitale (mi porto solo una felpa pesante…o due?); fa riemergere paure ataviche (basterà una sola scatola di paracetamolo 1000 o meglio che rovesci direttamente nel trolley l’armadietto dei medicinali?); scatena crisi di coppia ( Amò, considerando che hai le birken e che useremo perlopiù scarpe da trekking, cinque paia di infradito non ti sembrano eccessive?!).
E tra scarta questo e scarta quell’altro, in casi simili meglio allora procedere per esclusione prendendo coscienza prima di tutto di
Quello che tocca per forza lasciare a casa
- il rossetto rosso Marilyn
- i sandali con la zeppa
- lo smalto tangerine
- il vestitino prendisole, amico di tutta l’estate
- il coprispalle bianco di filo di scozia, tanto caruccio
- il profumo
- il balsamo ai fiori di ciliegio
- la crema doposole al cocco
- la maschera all’argilla
- la tracollina di perline
- anelli, braccialetti, orecchini, tutti i fili di collane e catene

(Alcune)Cose da portarsi dietro:
- Una felpa pesante (a 1800 metri di altitudine la temperatura potrebbe essere bassina) e qualche top (per i 30 e passa gradi del Kruger durante il giorno)
- Un K-Way (per la pioggia, per il vento ….e per il freddo)
- Marsupio a scomparsa dove nascondere soldi e documenti
- Marsupio normale dove tenere pochi spicci (e le caramelle, gli occhiali da sole, i fazzoletti, il cellulare brutto, le gomme, il gel lavamani, le salviettine rinfrescanti, il taccuino, la penna………….)
- Scarpe da trekking
- Infradito (almeno un paio!) per quando è possibile e soprattutto per la doccia
- Tutto l’armamentario per le zanzare (compresi scafandro e tuta ignifuga)
- La scorta di medicinali (a prova di cani poliziotto della dogana)
- La fida Columbus card della Telecom, compagna di ogni viaggio, per chiamare anche dai telefoni pubblici (casomai se ne trovino) e risparmiare così un sacco di soldi
- I codici della succitata columbus card per chiamare da lì (perché è capitato pure di partire con la carta ma senza codici, diversi per ogni paese, da cercarsi e appuntarsi preventivamente in autonomia…)
- Torcia elettrica per poter andare in bagno di notte (casomai cogliesse l’uzzo e soprattutto l’animo) visto che nella maggioranza dei casi  è ubicato in un non meglio specificato luogo “a cielo aperto”.
- Binocolo
- Un pareo multitasking da usare per le occasioni più disparate: metterselo intorno al collo se fa troppo freddo,  stendere sulle brande nel caso di sistemazioni particolarmente disagiate, coprire bagagli visibili in macchina, legarlo a quattro paletti e usarlo come parasole di giorno.
- Presa multipla per ricaricare dispositivi vari ogni volta che incontreremo dispensatori di energia elettrica (e creare così estemporanei alberi di natale di fili e trasformatori).
- Ovviamente moka, fornelletto elettrico e caffè.
- Zaino di emergenza (come bagaglio a mano) completo di almeno 1 cambio (e lenti a contatto sufficienti) qualora si smarrissero le valigie
- Un libro
- Un taccuino e una penna
- Gli occhiali da sole e da vista
- la chiavetta con una selezione di musiche da ascoltare negli spostamenti in macchina

….Questa la mia valigia (in piccola parte).
Valigia dell’amato bene: mutande/calzini/bermuda/felpa con cappuccio. STOP.
Cose da comprare in loco:
- Sim card locale per evitare salassi nel caso si volesse usare anche il cellulare.
- Nuovo adattatore universale di corrente (che quello che già abbiamo, con solo 12 attacchi diversi, lì non va bene…)
- Scorta di bottiglie di acqua (e biscotti, tonno, legumi…) da caricare in macchina all’arrivo.
- Pass per i parchi

…questa la mia piccola lista.
Lista dell’amato bene: pieno di benzina per la macchina. STOP.

Se all’aeroporto doveste incrociare una coppia composta da un Lui con uno zainetto leggerissimo sulle spalle che si trascina dietro una lei arrancante sotto il peso di un trolley ricolmo, più uno zaino, più una tracolla giusto per le cosette da tenere a portata di mano, non abbiate dubbi: quelli siamo noi!

@@@@@@@@@@@@

Non si può dire che quest’estate non abbia fatto il pieno di verdure di stagione. E che non abbia usato il forno.
Probabilmente quest’ultimo ha lavorato più nell’ultimo mese che in tutto l’inverno…ma queste, gratinate, profumate di basilico, morbide di succo di pomodoro, sono in assoluto le mie melanzane preferite.
Certo da buttare in forno, ma ne vale proprio al pena. Le dosi sono a occhio, secondo gusti e ospiti a tavola.


Ingredienti
Melanzane lunghe viola (preferibilmente piccole)
Pomodori rossi a grappolo
Pangrattato (meglio se ricavato da pane raffermo fatto abbrustolire e poi tritato)
Una generosissima manciata di foglie di basilico
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine d’oliva
Acqua
Sale
Peperoncino

Procedimento
Lavare e asciugare le melanzane, eliminare il picciolo e tagliarle a metà nel senso della lunghezza. Praticare sulla loro superficie dei tagli trasversali e salarle leggermente.
Mettere il pangrattato in una ciotola e condirlo con il basilico, i pomodori tritati con tutto il loro succo, sale, peperoncino, un po’ di olio, mescolando molto bene per amalgamare il tutto. Bagnare quindi il composto con un po’ d’acqua per inumidirlo bene senza doverlo appesantire troppo di olio.

Aggiungere lo spicchio d’aglio tagliato a metà e mescolare con le mani lasciandolo un po’ lì a insaporire il tutto prima di eliminarlo (a chi piace può tritarlo e aggiungerlo direttamente al composto)

Disporre su ogni melanzana un bel pugno di condimento premendo un po’ per farlo aderire. Sistemare le melanzane in una teglia antiaderente leggermente oliata, 

quindi infornare a 180° per circa ½ ora- 40 minuti, gli ultimi 5 infunzione grill.






Viewing all articles
Browse latest Browse all 449

Trending Articles