Voglia di sole, di verde intenso e di mare.
Di quella brezzolina leggera sulla pelle e delle belle camminate con le gambe immerse fino al polpaccio (almeno fino a luglio inoltrato, che l’acqua è sempre troppo fredda per i miei gusti).
Di giornate terse col cielo azzurro pennarello e di gelati la sera sul balcone.
Di cornetto e caffè sulla spiaggia e di mattine in cui finalmente non è necessario accendere la luce per fare colazione perchè da giugno a settembre il sole arriva fino al tavolo.
Di odore di tigli in fiore e di candele alla citronella.
Di pomodori appena tagliati e di basilico appena raccolto.
Di pasta fredda e di rifare il letto in un attimo che tanto ci sono solo le lenzuola, manco il copriletto.
Di tirare giù le tende del balcone e di annaffiare le piante ogni sera, ammirandone i progressi e le fioriture, strofinando tra le mani un rametto di timo limone e chiedendoti come abbia potuto farne a meno fino a ora.
Di incarnato più scuro e colorito più sano.
Di sandali e di magliette leggere.
Di mercatini estivi e di fette sbrodolanti di cocomero.
Di scorpacciate di prosciutto e melone e di avere desiderio di mele almeno fino a ottobre.
Di belle teglie di verdure al forno e di odore di olio solare al cocco.
Di bretelline lente e di infradito dai colori sgargianti.
Del gelsomino fiorito e della pizza all’aperto.
Ma anche solo di un po’ di sole che, di questi tempi, sembra divertirsi a giocare a nascondino.
Tanto che, invece.
Aria fresca e cielo imbroncianto.
Mare in tempesta.
Animo in subbuglio.
Fioriture in ritardo.
Ancora zuppe e piatti caldi.
Scarpe chiuse e maglioncino sulle spalle.
Orticarie e contratture.
Letto ancora trapuntato.
Bb cream a volontà
…..Quando arriva l’estate?
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Esperimento da tempo inseguito e finalmente realizzato, che io le cupcakes non è che le ami proprio tanto. Mi affascina vederle, ammirarle, immaginarne il sapore. Per quanto riguarda quelle dolci. Delle salate ignoravo addirittura l’esistenza. Di loro, le qui presenti, non hanno un gran sapore: ma costituiscono un’ottima base per la crema sovrastante o si prestano ad essere tagliate a metà e farcite di formaggi o salumi.
Ho notato che più passavano le ore, più erano gustose e al terzo giorno ci sono perfino piaciute molto! La ricetta è tratta dal numero di aprile di Cucina no problem con consistenti aggiunte e fondamentali variazioni (col senno di poi, avrei aggiunto a quanto segue, anche un paio di cucchiaiate di parmigiano per regalare un po’ di brio).
Ingredienti (per circa 10 cupcakes)
150 gr di farina digrano saraceno (io ho usato farina integrale)
240 gr di farina 00
1 bustina di lievito per torte salate
3 uova
150 gr di radicchio (io 200 gr)
½ cipolla
125 gr di yogurt bianco magro (l’originale ne prevedeva 150 gr)
1 bicchiere (usando come misurino quello dello yogurt) di latte (mia aggiunta personale)
½ bicchiere di olio extravergine d’oliva (mia aggiunta personale)
50 gr di bresaola tagliata a dadini
Sale
Pepe
Per la decorazione:
250 gr di di caprino lavorato con erba cipollina (io ho usato philadelphia)
10 fette di bresaola
Semi di papavero
Procedimento
Per prima cosa tagliare il radicchio a striscioline e farlo appassire in una padella con poco olio, quindi lasciarlo raffreddare.
Con una frusta a mano sbattere leggermente le uova con il sale e il pepe. Unire lo yogurt, il latte e l’olio continuando a mescolare. A mano a mano incorporare le farine setacciate, quindi il radicchio e la bresaola tagliata a dadini.
Per ultimo aggiungere il lievito e versare il composto negli appositi stampini da muffins riempiendoli per 3/4 (..non come ho fatto io...).
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 15-18 minuti (la ricetta diceva 10-12 ma per il mio forno non sono stati sufficienti, regolarsi quindi con la solita prova stecchino).
Sfornare e lasciar raffreddare
prima di decorare con il formaggio lavorato con erba cipollina tritata e distribuito sui muffins con una sac à poche
e rifinire, a piacere, con una fetta di bresaola, semi di papavero e tutto ciò che la fantasia suggerisce!