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Channel: Pizza Fichi e Zighinì
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Il sacro dei miei viaggi

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Tra i preparativi per le feste e l’espletamento ( di una parte ) delle stesse stava quasi per passare in cavalleria l’appuntamento con la rubrica mensile di Monica su Il Senso dei Miei Viaggi.
Tema per niente facile, quello di questo mese. Inizialmente pensavo di avere le idee chiarissime, poi a mano a mano che cercavo le tre foto mi rendevo conto che il mio luogo sacro ricorrente, in cui più percepisco il sacro, sono i cimiteri.
Avrei potuto cavarmela così e postare le foto di 3 luoghi (per me) sacri per eccellenza, ma poi ho preferito non essere monotematica, sceglierne solo uno e fare un piccolo sforzo in più.
A nulla è valsa la richiesta di aiuto all’amato bene che alla domanda: quali sono per te 3 luoghi sacri per eccellenza che ti vengono in mente? Così, nell’ordine, avrebbe risposto:
Stadio Olimpico
Trigoria
Sciarpa daa Roma
Trasformando quest’ultimo da oggetto a luogo: particolare nemmeno tanto strano considerando che la medesima in casa nostra è appesa al lampadario della camera da letto …
Va da sé che ho dovuto, necessariamente, cavarmela da sola.
Ho pensato al cimitero ebraico di Praga, luogo in cui il sacro piomba addosso come un pugno nello stomaco. Alla natura incontaminata del Sudafrica, alle chiesette sperdute in campagna, agli animali, a certi volti di uomini e di donne.
Poi ho fatto una sintesi e ho così concluso:




1)     Arlington National Cemetery, a Washington

240 ettari, fra colline e tratti in pianura, disseminati di croci e stele bianche a perdita d’occhio.
Difficile non avvertire il sacro in un luogo come questo. Le tombe di 175.000 soldati e quella di John Fitzgerald Kennedy e di sua moglie Jackie su cui arde una fiamma perpetua.



2)      L’eremo delle carceri appena fuori Assisi


 con il suo bosco di lecci secolari e faggi, le grotte, il silenzio, la forza prorompente di un luogo che impone un faccia a faccia con se stessi, specie d’inverno, con la neve, quando non c’è nessuno.

3)      Le processioni pasquali del venerdì santo in Spagna

 suggestive, molto sentite, nonostante il forte richiamo turistico, perfino vagamente inquietanti nello sfilare degli uomini incappucciati.



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