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Channel: Pizza Fichi e Zighinì
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Consapevolezze - Muffin vegani al cappuccino (di soia)

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È un amato bene illuminato e dall’entusiasmo incontenibile quello che rientra improvvisamente dal giardino un pomeriggio inoltrato di qualche sabato fa.
Amore, finalmente ho capito! -  esclama esaltato e sull’orlo quasi della commozione.
Il modo per mangiare dolci e non ingrassare?
Quello per pulire casa nello spazio di mezz’ora al massimo e avere tutto il resto del weekend libero?
Il sistema per non avere mai il frigorifero desolatamente vuoto senza dover trascorrere il sabato pomeriggio in fila alle casse del supermercato?
Il trucco per fare un pan di spagna perfetto?
In che modo occultare i graffi che ho (involontariamente) fatto alla macchina l’ultima volta che l’ho presa?
Come vivere viaggiando?
Come evitare che le piante stramazzino pur dimenticandosi di annaffiarle regolarmente?
Come minimo, per avere quell’espressione beata deve aver trovato la formula magica per una questione di vitale importanza.
Sono in spasmodica attesa della rivelazione.
Ho capito perché a me piacciono tanto i lavori di bricolage!
Un velo appena di delusione, ma la curiosità sale.
In effetti è una di quelle domande che mi pongo spesso.
Ogni volta che lo vedo armeggiare con la sua cassetta degli attrezzi.
Il trapano.
L’avvitatore elettrico.
La livella.
I secchi di vernice.
I sacchi di KC1 e di stucco di vari tipi e colori.
E impreco giusto n po’, per poi raccogliermi in preghiera per l’ingloriosa fine dei pavimenti appena lavati, dei mobili appena spolverati, dell’ingenuo sogno di poter vivere di rendita, almeno in fatto di pulizie, per una settimana buona.
Ma forse oggi scoprirò il motivo per il quale le pedate di calce e le gocce di vernice sparse qui e lì sono sempre dietro l’angolo.
E non è cosa di poco conto, signori.
Anzi, non vedo l’ora di conoscerlo e magari metterne generosamente a parte le migliaia di donne disperate curiose come me.
Trovare la soluzione.
Vivere, d’ora in poi, almeno consapevolmente felici.
‘mbè? – lo sollecito all’apice ormai della smania di sapere.
Ho scoperto che i lavori di bricolage sono proprio una figata: perché ti devi ingegnare, escogitare soluzioni, trovare la chiave per dare vita al progetto che hai in testa e a volte costruirti pure da solo gli strumenti con cui realizzarlo! Niente è scontato e facile. Parti dall’idea ma poi devi pensare a ogni singolo dettaglio per metterla in pratica! È una ginnastica mentale formidabile!
Ecco.
Armarsi di risme di cruciverba a schema libero, invece?

@@@@@@@@@@@@@@

Ormai non si contano più le ricette che mi viene voglia di provare ogni volta che apro facebook. Ma gira e rigira mi trovo sempre , sul sito di ricette vegane da cui attingo innumerevoli idee per dolcetti che non mi facciano sentire troppo in colpa. E che allo stesso tempo appaghino anche il gusto, naturalmente. Mi ci metto la domenica a selezionare, in modo da avere il tempo di preparare quella che nelle mie illusioni dovrebbe essere la colazione per il resto della settimana…
Poi chissà perché, pur guardati con scetticismo dall’altro abitante di questa casa, non arrivano nemmeno al martedì…Rispetto alla ricetta originale ho sostituito la farina 0 con quella di farro e aumentato lievemente la quantità di zucchero.

Ingredienti (per 6 muffin)
140 grammi di farina di farro
20 g di amido di mais
70 grammi di zucchero di canna
50 g di olio di girasole
150 g di latte di soia
1 cucchiaino di aceto di mele
8 g di polvere lievitante (cremor tartaro)
1 pizzico di bicarbonato
1 pizzico di sale
3 cucchiaini di caffè solubile
1 cucchiaino di cacao amaro


Procedimento
Scaldare leggermente il latte di soia e unirvi l’aceto di mele, lasciandolo riposare (cagliare) per una decina di minuti.
Nel frattempo riunire in una ciotola capiente tutti gli ingredienti secchi: le farine setacciate, il lievito, il bicarbonato, il sale, lo zucchero e mescolarli bene. Unirvi gli ingredienti liquidi: cioè il latte cagliato e l’olio e amalgamare i due composti.
Dividere il composto in due parti e aggiungere in una il caffè e il cacao, mescolando con cura per far assorbire bene le polveri.
Oliare e infarinare uno stampo per muffin o rivestirlo con gli appositi pirottini. Versare sul fondo l’impasto scuro, quindi coprire con quello bianco. Con l’aiuto di uno stuzzicadenti mescolare i due composti con movimenti dal basso verso l’alto. Infornare a 180° (preriscaldato) per circa 25-30 minuti, secondo il forno.



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